Il presente tentativo di ricostruire la trama del Cerinipensiero non può che essere un primo passo e desidera mettersi in rete con altri in un comune progetto per il quale AICQ Education si rende disponibile.
Per iniziare il lavoro, oltre alle testimonianze personali di alcuni di noi e alla storia del partenariato fra AICQ EDUCATION e il Dirigente Tecnico Ispettore Giancarlo Cerini, documentata da eventi e articoli, desideriamo condensare il Cerini pensiero in “principi fondanti”, competenze necessarie, procedure per l’innovazione e strumenti per la formazione.
PRINCIPI FONDANTI
Zero-sei è un percorso educativo in cui si insegna a vivere insieme.
Nella legislazione non bisogna iniziare sempre da capo, ma valorizzare-utilizzare ciò che è già stato prodotto (es il DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 65 Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, aveva registrato tanti arresti, Cerini ha dato una forte spinta per il suo completamento e la sua ricaduta nella scuola reale).
Le innovazioni e i cambiamenti si raggiungono un poco alla volta.
Le imprese per aver successo devono essere collettive, quelle solitarie rischiano di non aver successo e di morire.
Le imprese collettive e le reti devono essere sostenute.
Rispettare le idee di tutti.
Il cambiamento e le innovazioni si costruiscono dal basso (metafora della ballata popolare).
Il lavoro formativo fa leva sull’individuo, sul gruppo, sulla rete e sulla comunità di pratiche e li cambia.
La comunità di pratiche nella scuola deve allargarsi (importanza degli istituti comprensivi).
Lo scambio di idee fa crescere e circolando le idee migliorano.
Una teoria senza una pratica coerente non è una teoria e non serve.
Tutti insegnano a tutti e tutti imparano da tutti.
E’ importante lasciare traccia dei pensieri, delle riflessioni, delle esperienze.
COMPETENZE NECESSARIE PER LA GESTIONE DELL’ISTITUTO E DELL’AULA AI D.S., AL MIDDLE MANAGEMENT, AI DOCENTI NEL TEAM, NEL DIPARTIMENTO, IN CLASSE
condurre analisi
ascoltare
indicare soluzioni anche minime ai problemi
vedere anche nel piccolo e nel particolare un elemento strategico
scoprire e valorizzare talenti e potenzialità di ognuno (dei docenti, degli studenti: ognuno è una risorsa)
assistere e accompagnare la transizione, il passaggio verso il cambiamento e l’innovazione; sviluppare radici per la tenuta nel tempo
negoziare, mediare, creare ponti fra posizioni diverse, non tradire, aprire varchi senza produrre ferite
motivare, essere di esempio, offrire esempi, predisporre e diffondere buone pratiche per le diverse professionalità e situazioni
trasmettere passione e professionalità
essere consapevoli dell’importanza del nostro lavoro
esercitare lo sguardo lungo col terzo occhio
MODELLO DI PROCEDURA PER ISTITUIRE UNA NUOVA VALUTAZIONE: UN ESEMPIO DELLA METODOLOGIA CERINI PER L’INNOVAZIONE: (Fonte: Giancarlo Cerini, La “nuova” valutazione: mi passi quella pagella? – Rivista dell’istruzione- 4.2020 in cui riprende le riflessioni espresse nel contributo del n. 2 del 2009 della Rivista dell’Istruzione)
LA PROCEDURA CERINI: UNA VIA PARTECIPATA (CHE TIENE PRESENTI I PRINCIPI DELLA QUALITÀ)
Presentazione della criticità: la fragilità delle soluzioni normative adottate, una storia tormentata dal 1977 ad oggi fra voto numerico e valutazione narrativa
Sguardo al panorama europeo da cui emerge la certificazione delle competenze
Un processo trasparente e partecipato deve precedere l’adozione di nuove modalità di valutazione:
- apertura di un cantiere, coordinato da un comitato scientifico, con 100 istituti comprensivi al lavoro di prova; sperimentazione, verifica della sostenibilità-fattibilità; confronto con scienziati e docimologi e sensibilizzazione-facilitazione
- condivisione dei principi ispiratori di una moderna cultura della valutazione: rubriche con livelli di valore vs rubriche descrittive del processo in progressione verso la competenza